ABRUZZO A SECCO. La Giornata Internazionale dell’Acqua e le sfide locali.

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Tra pochi giorni, il 22 marzo, si celebra la Giornata Internazionale dell’Acqua, un’occasione per riflettere sull’importanza di una risorsa sempre più rara e fondamentale. In Abruzzo questa ricorrenza assume una valenza ancora più significativa, considerando le tante difficoltà legate alla gestione dell’acqua nella regione, tra rubinetti a secco, reti idriche obsolete e altri problemi infrastrutturali.


Se ne è parlato nell’ultima puntata di Spoiler, con gli ospiti Alessandro Antonacci, direttore di Ersi Abruzzo; Giovanna Branderlli, presidente di Aca Spa; Renato Di Nicola, del Forum Acqua Abruzzo. Nel corso del programma sono estati esaminati numeri e dati, e sono state trasmesse le interviste al presidente di Sasi Spa, Gianfranco Basterebbe e alla presidente di Ruzzo Reti, Alessia Cognitti.


Dal dibattito è emerso come l’Abruzzo sia alle prese con gravi problemi legati al deterioramento delle reti idriche, ai quali si sommano gli effetti dei cambiamenti climatici, in termini di siccità e aumento generalizzato delle temperature. Sul piatto, però, sono stati messi fondi del Pnrr e risorse della Regione, che serviranno per compiere importanti interventi infrastrutturali, a partire dalla digitalizzazione delle reti, che consentirà di individuare istantaneamente le perdite e di intervenire attraverso una scala di priorità.


Si è parlato inoltre del futuro assetto del sistema idrico integrato abruzzese, alla luce della scadenza delle concessioni nel 2027 ed è emerso che l’ipotesi più accreditata è quella di un doppio polo dell’acqua: Sasi, Aca e Saca sul versante Majella; Ruzzo, Gran Sasso e Cam sul versante Gran Sasso. Al centro della discussione anche molti alti punti importanti, nell’ottica della gestione della risorsa idrica, come la travagliata vicenda dell’acquifero del Gran Sasso e il tema della potabilizzazione.