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Si danno appuntamento allo stadio, di domenica pomeriggio. Routine per i tifosi di qualunque squadra, c’è il campionato, c’è la partita, bisogna incitare i ragazzi. Ma in questa storia che di normale non ha nulla, la partita non c’è. O meglio, si gioca da un’altra parte. Il coerente rifiuto alla sottoscrizione della tessera del tifoso fa sì che il Chieti non abbia più un tifo organizzato al seguito nelle trasferte. Ma come, pensano in molti, Teramo è vicina, non vale la sfida con il Pescara ma è pur sempre un derby, i neroverdi hanno infilato due vittorie di fila e i tifosi, anzi gli ultras, non vanno al Comunale a sfottersi con i cugini e a spingere i propri colori? Niente da fare, i gruppi organizzati della Curva Volpi, 89 e muretto laterale, decidono di ritrovarsi allo stadio amico per abbellirlo con dei murales, bevendo e mangiando insieme e ascoltando la partita alla radio. Nelle immagini che seguono alcuni momenti del pomeriggio passato a tifare una squadra che sta giocando la sua gara a 75 chilometri di distanza