“Finora non ha pensato alla Serie A? Inizierò a programmarla una volta raggiunti i 50 punti che ci garantiscono la salvezza”. Così la presidente del Lanciano capolista in Serie B, Valentina Maio, che quanto al razzismo dice che nella sua città “è un fenomeno che non conosciamo”. “Il nostro primato – dice ai microfoni di Radio Anch’io lo sport – non è casuale, è qualcosa di progettato, un lavoro che stiamo facendo da sei anni. Abbiamo un direttore sportivo molto bravo Luca Leone che sta facendo bene e un allenatore come Baroni: una persona intelligente che ha portato la cultura del lavoro. C’è tanto entusiasmo, i tifosi sognano, ma io sto con i piedi per terra, i sogni li lascio a loro. Stiamo mettendo da parte buona legna per l’inverno..”. Un presidente donna in un mondo, quello del calcio, quasi tutto al maschile non è molto usuale. “Io mi trovo bene, sono sempre stata ben accolta – racconta la presidente, moglie tra l’altro del bomber della squadra Manuel Turchi -, mai avuto a che fare con persone particolari. Facciamo le trattative, non sono avvoltoi come si pensa, almeno con me non lo sono stati. Non ho trovato alcun tipo volgarità, anche nei momenti che abbiamo sofferto, con me sono stati molto gentili, bisogna anche sapersi imporre e usare un po’ di intelligenza. Bisogna essere freddi e sapersi gestire. I cori razzisti? Da noi c’è una sana passione, non sono graditi, a Lanciano ci si comporta bene, qualche parola fuori posto capita ma il razzismo è un fenomeno che non conosciamo”. (ANSA)