E’ scomparso all’ospedale Cles di Trento, dove viveva da tempo, Giuseppe Cantagallo, il geometra pennese che due giorni fa era stato condannato dal Tribunale di Pescara a due anni nell’ambito del processo Mare-Monti, e finito a processo con l’accusa di tentata estorsione ai danni dell’ex presidente della Regione Abruzzo e ora senatore Luciano D’Alfonso.
La vicenda risale al novembre del 2017, quando Cantagallo avrebbe dovuto deporre, in qualità di testimone chiave dell’accusa, nel processo sulla mancata realizzazione della strada statale 81, che vedeva D’Alfonso ai tempi presidente della Provincia imputato per presunte irregolarità dell’appalto, e poi assolto perché il fatto non sussiste. A Cantagallo i giudici contestarono la tentata estorsione