Omicidio a Pescara. Adolescente assassinato: fermati due coetanei

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PESCARA, 24 giugno – Fermati due giovani, italiani e coetanei della vittima, ritenuti dagli inquirenti i presunti autori dell’omicidio avvenuto ieri pomeriggio a Pescara. Il ragazzo, che ieri è stato rinvenuto privo di vita, con gravi ferite da arma da taglio, è un 17enne di nazionalità italiana.

I due minorenni, fermati dalla polizia, sarebbero due giovani della Pescara bene e il movente sarebbe riconducibile a questioni legate al piccolo spaccio di droga.

Il corpo della vittima è stato rinvenuto ieri sera, intorno alle 21, tra le sterpaglie del parco Baden Powell, in via Raffaello, a pochi passi da viale Bovio, dunque nel pieno centro di Pescara. Sulla base delle prime ricostruzioni, tuttavia, l’omicidio sarebbe avvenuto qualche ora prima, probabilmente intorno alle 18.

L’arma utilizzata per il delitto presenterebbe una lama seghettata, elemento che induce a pensare ad un coltello da sub. Gli inquirenti ritengono che gli autori dell’omicidio si siano disfatti dell’arma poco dopo il fatto, recandosi in spiaggia e gettando l’arma in mare. Proprio per questo, in queste ore, sono in corso le ricerche in mare, anche con l’ausilio dei sommozzatori.

Ieri sera, sul posto, oltre alle forze dell’ordine, sono accorsi il procuratore capo di Pescara, Giuseppe Bellelli, il sostituto Gennaro Varone e il pm del Tribunale dei minori dell’Aquila, David Mancini, insieme al medico legale Cristian D’Ovidio.

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